Franck: Complete Organ Music – Adriano Falcioni
Uscito da poche settimane, questo doppio CD della Brilliant Classics contiene l’integrale organistico di César Franck¹ registrato in digitale dall’italiano Adriano Falcioni. L’organo, anch’esso italiano, è il Mascioni della basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi. Un disco importante che va ad aggiungersi al già interessante catalogo della casa discografica olandese.
La scelta dello strumento è insolita: registrare Franck con un organo sinfonico italiano di costruzione relativamente recente non è certo la prima cosa che viene in mente. In effetti dal punto di vista timbrico è chiaro che non ci troviamo di fronte ad un Cavaillé-Coll, tuttavia questa non è una pecca: la scelta dei registri operata dall’organista ternano è ben studiata e molto varia, discostandosi talvolta dalle prescrizioni del compositore e sperimentando le potenzialità fornite dallo strumento italiano. Non ci troviamo quindi di fronte al solito disco di Franck, suonato ad un Cavaillé-Coll, magari quello di cui egli stesso fu organista titolare oppure quello meglio preservato, ma al desiderio di scoprire nuove possibilità e nuovi punti di vista.
Adriano Falcioni non corre contro il tempo e rispetta sempre l’acustica della chiesa; grazie al riverbero mai eccessivo, le note di Franck risultano ben definite e non si ricade nel “minestrone sonoro” che caratterizza invece tante altre incisioni di organo sinfonico.
Della Fantasia in do maggiore è particolarmente interessante il secondo movimento, Allegretto cantando, in cui il pedale crea un’atmosfera perfetta e la tromba del recitativo è dolce al punto giusto. Il breve terzo movimento, Quasi lento, è una rivelazione: l’organista sperimenta una registrazione del tutto nuova dalla quale scaturisce un bellissimo finale in cui riecheggiano timbri di ance delicate e potenti flauti al pedale, incluso il Basso acustico 32′. L’Adagio, che conclude la fantasia, è interessante per la scelta di un dolce registro oscillante, probabilmente Voce celeste, dato che si tratta di un registro ad anima molto diverso dalla francese Voix humaine² prescritta da Franck; qualche volta il basso al pedale diventa un po’ troppo forte e tende a sovrastarla ma comunque il risultato è gradevole.
Il Grande Pièce Symphonique risulta ben bilanciato, ogni voce mantiene la propria importanza senza mai essere messa decisamente in secondo piano. L’organista dà continuità all’esecuzione e ricerca la consequenzialità del dialogo tra i temi, come è giusto quando si affronta un componimento che si definisce sinfonico. Il primo movimento, Andantino serioso, è caratterizzato da un piacevolissimo pedale che fa da contraltare alle delicate sonorità delle tastiere. Segue l’Allegro ma non troppo e maestoso, in cui le scelte dei timbri e del tempo favoriscono un bel fraseggio; basso qualche volta un po’ invadente; molto bella la scelta di registri di forte personalità nella parte conclusiva. Interessanti scelte timbriche anche nel terzo movimento, Andante, dove al positivo troviamo una combinazione molto dolce con tremolo che lascia spazio all’elaborato accompagnamento; ottima l’atmosfera creata dal pedale.
Interpretazioni interessanti e originali anche per quanto riguarda gli altri componimenti, in particolare il Cantabile e la Pastorale sono caratterizzati da sonorità ricercate e chiarezza espositiva, e nella bellissima Prière troviamo timbri splendidi: un principale forte ma non esagerato e un pedale perfetto che, unitamente ad un tempo particolarmente calmo, ci regalano un esecuzione di rara profondità. Nell’altra fantasia, in la maggiore, ritroviamo più volte la Voce celeste in luogo della Voix humaine.
Nel libretto non sono presenti informazioni dettagliate sull’organo ma mi sono state gentilmente inviate su richiesta sia dalla fabbrica Mascioni che dallo stesso organista; sono riportate alla fine di quest’articolo e sono state rese disponibili anche sul sito della casa discografica. Lo strumento non dispone né di registri ad ancia di 32′ né di registri ad anima della stessa altezza; a questo proposito va detto che Franck non prescrive mai l’adozione di ance di 32′ nei suoi pezzi, anche se sovente gli organisti si prendono questa licenza per conferire una sonorità più spettacolare soprattutto ai finali del Grande Pièce Symphonique e dei Corali I e III. L’assenza di un registro ad anima di 32′ è invece più rilevante in quanto spesso il compositore raccomanda l’adozione di un bordone o comunque di un fondo di 32′; si può sopperire a questa mancanza con il Basso acustico 32′ (v. disposizione in fondo a quest’articolo), ma bisogna considerare che, non essendo un registro di 32′ reali, presenta caratteristiche foniche un po’ particolari.
Le condizioni dell’organo sono buone; in qualche caso si nota che l’intonazione non è perfetta ma ciò potrebbe anche dipendere dalla modalità di accordatura, ad ogni modo nulla danneggia la qualità dell’interpretazione di Falcioni.
Dal punto di vista tecnico i due dischi non presentano anomalie in generale, la registrazione è di alta fedeltà³, dinamica e spazialità sono ottime e il suono è sempre nitido e brillante, anche se, come già accennato, i toni medio-bassi risultano talvolta un po’ troppo amplificati e possono diventare invadenti in presenza di alcune armoniche nell’intervallo di frequenze compreso all’incirca tra 100 e 130 Hz. Un piccolo difetto è presente al minuto 10’17” della Fantasia in la maggiore (CD 2), si tratta di un piccolo salto, come se la registrazione si fosse interrotta per una frazione di secondo.
In conclusione, quest’integrale è sicuramente un album innovativo, che ci permette tra l’altro di conoscere un interessante strumento di casa nostra come il Mascioni di Santa Maria degli Angeli in Assisi, e che dimostra per l’ennesima volta come non sia necessario seguire pedissequamente la filologia musicale per ottenere risultati di valore. Il prezzo ridottissimo (meno di 10 euro) ne fa non solo un album irrinunciabile in tutte le collezioni in cui manchino le opere per organo di César Franck, ma anche un’interessante aggiunta per gli scaffali dei cultori di musica organistica.
(¹) Non sono incluse le composizioni per armonium.
(²) Il registro Voix humaine (o Vox humana) è un registro ad ancia e in questo differisce molto sia dal registro italiano Voce umana, che dal registro di Voce celeste (entrambi presenti in quest’organo); questi ultimi infatti sono ambedue registri oscillanti ad anima. Per una trattazione più completa si consigliano le pagine del maestro Federico Borsari relative ai Registri oscillanti e alla Voce umana.
(³) L’intervallo di frequenze registrate va da 30 Hz a 22 kHz. Frequenze al di sotto dei 30 Hz non sono rilevanti in quanto il tono più grave che strumento può emettere è il do di circa 32 Hz (16′). Offset in continua (DC) assente.
Dettagli dell’album
Compositore: César Franck | Titolo: Complete Organ Music |
Artista: Adriano Falcioni | Casa discografica: Brilliant Classics |
Codice prodotto: 94349 | Numero di dischi: 2 |
Data della registrazione: aprile 2011 | Data di uscita: luglio 2012 |
Package: 2 CD Jewel-Case | EAN-13: 5028421943497 |
L’organo Mascioni della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi
Il grande organo dell’abside della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli è l’opera 802 della “Famiglia Artigiana Vincenzo Mascioni” di Cuvio, presso Varese. Esso è stato completato nel 1961 ed è composto di 4 tastiere di 61 tasti C-c”” e pedialiera di 32 C-g’. Nel suo complesso dispone di 68 registri reali, con un totale di 4634 canne, 22 registri meccanici per unioni e accoppiamenti, 11 annullatori, 65 pistoncini, 18 pistoni, 4 staffe per crescendo ed espressioni, ecc.. Il tutto è comandato da una consolle mobile, posta solitamente in coro dietro l’altare, e si avvale di una trasmissione a sistema elettrico diretto. Strutturalmente l’organo è disposto in 5 corpi situati nel coro con due grandi prospetti e comprende anche un “organo eco” situato nella cupola. Grazie a queste caratteristiche lo strumento permette una vasta gamma di colori sonori ed effetti altamente suggestivi.
Disposizione fonica
I. Positivo II. Grand’organo III. Recitativo |
IV. Eco Pedale Unioni e accoppiamenti |
(¹) non presente nella documentazione fornita da Mascioni
(²) presente solo nella documentazione fornita da Mascioni
(³) la documentazione fornita da Mascioni riporta 1 1/3′
(⁴) I nomi racchiusi tra parentesi quadre sono quelli presenti nella documentazione fornita da Mascioni.
Interpretazioni di Fernando Germani
Dopo aver registrato e ascoltato le esecuzioni di Fernando Germani trasmesse dal canale Auditorium RAI domenica scorsa (vedi post precedente), lascio qui le mie impressioni. Prima di addentrarmi nella musica, specifico che le registrazioni sono tratte da un doppio album EMI del 1996 al momento purtroppo fuori catalogo e del quale trovate le copertine in basso.
- Johann Sebastian Bach: Concerto per organo n. 2 in la minore BWV 593 (trascrizione per organo del concerto per violino, archi e basso continuo op. 3 n. 8 di Antonio Vivaldi). L’esecuzione è abbastanza lenta e questo potrebbe annoiare, specie se si è abituati a interpretazioni più veloci come quelle di Karl Richter o Hans Fagius. Le registrazioni usate sono interessanti ma a volte non lasciano trasparire chiaramente le singole voci. In generale comunque si tratta di un’interpretazione pulita, con qualche variazione di tempo del tipo romantico. Non v’è molto altro da aggiungere, considerando anche che i concerti per organo non sono il massimo del repertorio organistico Bachiano.
- César Franck: Corale n. 2 in si minore, M39. Anche questa è un’esecuzione più lenta di quelle a cui si potrebbe essere abituati (Marie-Claire Alain, Eric Lebrun), ma a differenza di Bach non si rimane annoiati, piuttosto emerge ogni particolare della composizione, grazie anche alla precisione nei tempi. Il pedale di espressione e la registrazione sono gestiti al limite e in alcuni passaggi forti Germani non rinuncia all’ancia di 32′ al pedale (dal timbro cupo si direbbe Trombone, ma potrebbe essere anche Controbombarda), particolare rarissimo da trovare in Franck, se non altro perché lo stesso compositore indicava che registrazione usare e non è mai prevista esplicitamente ancia di 32′ in nessun suo componimento, ma ben nota è l’audace concezione artistica di Germani a proposito della registrazione. Molto bello il finale in cui si distinguono bene tutte le voci, similmente all’interpretazione di Ian Tracey e diversamente da altre incisioni in cui risultano confuse dall’effetto tremolo e dalla registrazione poco diversificata (in Marie-Claire Alain e ancora di più in Eric Lebrun).
- César Franck: Corale n. 3 in la minore, M40. Premesso che lo giudico il più bel corale tra i due, anche in questo caso si notano subito tempi un po’ lenti come per le precedenti esecuzioni; in effetti per questo corale vale tutto ciò che già ho scritto per il n. 2. L’interpretazione è molto romantica e coinvolgente, la parte centrale è recitata alla perfezione e si evolve in un crescendo che conduce sino al finale, in cui interviene anche la già citata ancia di 32′ al pedale che, è vero, forse non si amalgama alla grande, ma di cui si sentirebbe senz’altro la mancanza, dato che le ultime battute sono un esperienza d’ascolto unica, un Franck mai sentito prima e che non è nemmeno più confrontabile con le successive esecuzioni incise da Marie-Claire Alain ed Eric Lebrun.
Mi preme specificare, infine, che i paragoni fatti tra le varie esecuzioni (Germani, Lebrun, Alain, Tracey) sono tesi ad evidenziare le differenze di interpretazione e non ad esprimere una preferenza come magari si potrebbe fraintendere.
Ultima nota di carattere tecnico: le registrazioni sono analogiche e la qualità del suono è molto buona come pure la stereofonia; il rumore di fondo non è un problema. Queste informazioni vanno comunque valutate con le dovute cautele poiché mi sto basando sulla trasmissione radiofonica di un CD.
Nella speranza che quest’album della EMI si possa presto ritrovare sugli scaffali dei negozi, non resta che consultare ogni tanto il palinsesto del canale Auditorium RAI per ascoltare altri pezzi suonati da Fernando Germani.
Come già detto, chi dispone di una linea Internet veloce può ricevere le trasmissioni del canale Auditorium in alta qualità direttamente on-line e in genere può anche registrarle utilizzando un opportuno programma di elaborazione audio e regolando in modo adeguato il mixer software della scheda audio. La ricezione on-line è possibile anche senza la banda larga, a scapito però della qualità del suono.