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Posts Tagged ‘droga’

Contra cannas (IV)

29 settembre 2007 3 commenti

Prima di tutto la notizia:

Coltivare marijuana in casa non è reato, assolto giovane

Se per uso personale. Lo dice il Tribunale di Cagliari

(ANSA) – CAGLIARI, 28 SET – Coltivare due piantine di marijuana sul terrazzo di casa non è reato: ma in caso di uso personale. Tribunale di Cagliari assolve giovane. Questi era stato denunciato dai Carabinieri ad agosto perché in casa erano state trovate due piante di marijuana. L’imputato è stato assolto perché il fatto non sussiste. Con ogni probabilità il giudice ha accolto le argomentazioni del difensore che ha richiamato una sentenza della Cassazione di maggio e una analoga del Gup di Cagliari di giugno.

La sentenza, o le sentenze, visti i riferimenti, sono per quanto mi riguarda, coerenti e finanche scontate: se è lecito girare con una dose personale di marijuana e al tempo stesso non è possibile né importarla né comprarla legalmente, è chiaro che queste dosi personali dovranno pure avere una possibile provenienza lecita. A prescindere dal fatto che tutto questo sia giusto o sbagliato, queste sentenze restituiscono almeno una qualche coerenza all’impianto legislativo che regolamenta queste questioni.

Per approfondimenti ulteriori, rimando ad alcuni precedenti articoli:
Contra cannas, Contra cannas (II), Contra cannas (III).

Contra cannas (III)

10 ottobre 2006 5 commenti

Riporto una notizia così come appare oggi sul televideo di Mediaset, non mi pare il caso di aggiungere commenti.

IL GARANTE BLOCCA LE IENE

Privacy sul test antidroga ai deputati

Il Garante per la Privacy ha deciso di bloccare il servizio delle "Iene" sul test antidroga a 50 deputati (sedici onorevoli sono risultati positivi, dodici alla cannabis e quattro alla cocaina). Una nota dell’Autorità motiva la decisione parlando di raccolta illecita di dati di natura sensibile in quanto attinenti allo stato di salute. "Andiamo in onda da dieci anni rispettando la privacy di tutti", protesta Davide Parenti, autore delle Iene.

Maggiori informazioni sono disponibili nell’articolo di Tgcom e nel sito di Antonio Di Pietro.

Articolo su Televideo

Contra cannas (II)

7 febbraio 2006 7 commenti

Torna alla ribalta il tema delle canne, messe, per così dire, "al bando" dal provvedimento approvato in vista dei giochi olimpici invernali di Torino. La mia posizione l’ho già espressa chiaramente in un mio precedente articolo. Sento che c’è decisamente qualcosa che non va: tutta l’opposizione si schiera, in fondo, in favore delle droghe leggere, sostenendo che sono state approvate norme proibizioniste, in cui si mette allo stesso livello cocaina e cannabis. Bisogna cercare di porsi alcune domande: il centrosinistra afferma che con questi provvedimenti si vanno a criminalizzare i giovani che fumano uno spinello, i quali rischiano la galera, mentre le mafie che controllano lo spaccio vero e proprio non saranno punite più di quanto già viene fatto. A parte che non gradisco per niente questa generalizzazione sui "giovani che fumano gli spinelli", ma evidentemente se lo spaccio c’è, è perché qualcuno compra la merce; scoraggiarne l’uso e, quindi l’acquisto, può portare alla riduzione del fenomeno, penso io. La reazione del centrosinistra mi lascia molto perplesso. Se tengono tanto agli spinelli, perché non liberalizzarli del tutto allora? Dov’è il problema? Si risolverebbe automaticamente anche il problema dello spaccio. Spero che ciò non avvenga, di droghe legalizzate ne abbiamo già a sufficienza.

È straordinario il concetto di dose per uso personale: lo spaccio è proibito, ma avere una dose personale no; viene da chiedersi come si possa ottenere legalmente una dose personale. Regna un’ipocrisia incredibile in questa faccenda; la mia impressione è che a sinistra si voglia permettere sotto banco l’uso delle droghe leggere. Ma perché sotto banco e non alla luce del sole? Di cosa si ha paura? Sarebbe bene che lo dicessero, altrimenti non si capisce dove sia il problema nell’inasprire le pene nei confronti di qualcosa che è già vietato fare. È forse un incitamento a violare le norme? Non ha senso. Come non ha senso la canna in generale, ma per considerazioni di questo tipo rimando al mio precedente articolo. Questo governo, secondo me, ha senza dubbio commesso un mare di errori, non ha di sicuro migliorato la situazione del paese, ma qualcosa di decente c’è stato: la legge contro il fumo nei locali pubblici ne è un raro esempio, quindi non è il caso di demonizzare proprio tutto il suo operato. No alle droghe, di qualunque genere esse siano, inclusi i superalcolici.

Contra cannas

24 giugno 2005 11 commenti

È di qualche settimana fa la notizia secondo cui l’uso di "droghe leggere" sia in aumento tra i giovanissimi. Credo che sia un dato su cui riflettere. Chi non ha mai visto o sentito di ragazzi che fumavano una "canna"? Credo nessuno. Il gabinetto della scuola, un prato isolato, qualsiasi posto appartato, sono l’ideale. La prima domanda che si pone è: perché i ragazzi, sempre più piccoli, ne sono attratti? È questo il vero problema da risolvere; legalizzare le "droghe leggere" non risolverebbe niente, anzi probabilmente sarebbe controproducente. Non si vuole, in questa sede, indagare sulla provenienza della marijuana, che non conosco e, francamente, non mi interessa affatto. Piuttosto è bene concentrarsi sui motivi che stanno alla base del fenomeno.

Ebbene, i motivi non saltano agli occhi; si potrebbe pensare allo stress dovuto alla scuola, ma credo si tratti di una causa marginale. Molti ragazzi che non hanno problemi, né a scuola né in famiglia, fumano abitualmente le canne. Ciò che è preoccupante, infatti, è che in genere non c’è un motivo reale! Si fumano le canne per essere come gli altri, come quello che per primo, nel gruppo, ha concepito questo discutibile modo di divertirsi.

È molto triste da constatare. E poi, cosa c’è di più triste dell’uniformarsi?

Certo, se non si conoscessero i danni che arreca questo "divertimento" si potrebbe pensare che, in fondo non ci sia niente di male; ma oggi tutti sanno cosa succede. Alla domanda: "Ma lo sai che fa male? Che i danni sono irreversibili?" rispondono: "Lo so!", e non con il fare seccato che ci si aspetterebbe, ma anzi con aria triste, come se non ci fosse alternativa; è la risposta che ci si potrebbe aspettare da un quarantenne col vizio della sigaretta, il quale, magari per lo stress quotidiano, non trova la calma e la pazienza di smettere; ed è qui che, richiamando il titolo dell’articolo, c’è davvero da pensare. Parlandone con un amico, lui ha commentato dicendo: "Ma lo sanno che, quando i neuroni muoiono, poi non si rigenerano?"; ebbene LO SANNO.

È ovvio dunque che, a valutare pro e contro del fumarsi l’erba, venga fuori che non conviene. È veramente necessario essere un po’ fuori di sé per divertirsi? E vale la pena di rischiare anche il nostro cervello?

Chi fuma per sentirsi grande (o per sentirsi meglio), perde ogni volta parte della propria dignità di fronte agli altri.

Chi, poi, crede che non fumare sia addirittura stupido, è uno sciocco.

Tux